The Free Will (2006) – Matthias Glasner
Un’opera tanto cruda e straziante quanto reale e sincera.
Le strade di Theo e Nettie, due anime tormentate succubi di violenza, sembrano destinate a incontrarsi. Theo è uno stupratore che viene rilasciato dopo nove anni di reclusione in una struttura psichiatrica; Nettie è una ragazza fragile che dopo anni di abusi mentali da parte del padre, riesce a liberarsene trasferendosi altrove. Per entrambi è l’inizio di una nuova vita in libertà, ma per Theo non avrà il dolce sapore atteso. Ben presto, infatti, gli impulsi sessuali duramente repressi durante il periodo di cura ricompaiono, più famelici che mai. Si sente sempre più estraneo ad un mondo che gli appare perennemente oscuro e distante e l’unico appiglio per rimanergli ancorato sembra essere cedere a quel malsano desiderio di stuprare le donne. La sua esistenza tormentata appare rasserenata dall’arrivo di Nettie. Tra i due si instaura una relazione di amore profondo, ma destinata a finire inesorabilmente.
Matthias Glasner realizza un dramma crudo, doloroso, in cui la sofferenza e la violenza umane sono dipinte con veridicità, da divenire quasi palpabili: il disagio esperito dai protagonisti risuona nell’interiorità dello spettatore, il quale, però, fino all’ultimo è persuaso dall’idea che la salvezza sia possibile. Nonostante il tragico finale, infatti, una flebile speranza permea tutta la durata del film, forse perché in ogni momento si percepisce che la situazione potrebbe cambiare. È la volontà a condurre Theo alla rovina, non il destino, la libera scelta tra l’amore salvifico di Nettie e la morte.
Voto: ♥♥♥♥/♥♥♥♥♥