The Raid 2: Berandal

The Raid 2: Berandal (2014) – Gareth Evans

Opera che nasce dalle ceneri di una vecchia sceneggiatura del regista intitolata “Berandal” e mai trasposta prima in film per mancanza di fondi, The Raid 2 si è ritagliato da subito un posto tra i capisaldi dei film d’azione, tra quei film che sono inesorabilmente presi a modello e omaggiati dai film avvenire in quanto imprescindibili.

Molto diverso dal primo, che è praticamente un’ora e mezza di scene di lotta non-stop, anche se straordinarie e piene di patos, in cui tutta l’azione implacabile è tenuta insieme da una trama sottilissima, The Raid 2, che mantiene comunque tutta la brutalità del primo film, risulta essere invece un avvincente intreccio dalle atmosfere noir/crime in cui il protagonista Rama, per sgominare la mala indonesiana e la corruzione nelle forze di polizia, si trova a dover fronteggiare famiglie di criminali in guerra tra loro, un ambizioso figlio di un boss mafioso che vuole prendere il posto del vecchio padre, tradimenti e doppi giochi in un mondo tinto di rosso. È evidente come rispetto al capitolo precedente The Raid 2 sia strutturato in modo molto più complesso sia dal punto di vista narrativo che scenografico: abbandona la scena claustrofobica di un palazzo monocromatico e si allarga verso ambientazioni potenti e luminosi in cui dominano colori puri.

Gareth Evans filma con grande maestria tutte le sequenze d’azione e in modo particolare le scene di lotta con una sensibilità verso la vecchia scuola mescolata a nuove tecniche di regia, come quella espressa nello spettacolare inseguimento in auto. Infatti, ad ogni sequenza di lotta viene voglia di dire che si sta assistendo alla scena migliore mai vista in un film di questo genere. La costruzione delle sequenze finali risulta inoltre magistrale per come la tensione avanza a pari passo con i vari combattimenti in stile boss fight dei videogiochi per poi culminare definitivamente nello scontro decisivo in cucina. Questo combattimento, che il regista ha impiegato ben sei settimane a progettare e otto giorni per filmare, è semplicemente uno dei migliori, se non il migliore mai visto al cinema, per intensità, ritmo dei colpi, coreografia e tensione. Iko Uwais è ormai una garanzia con la sua Pencak Silat, la tradizionale arte marziale indonesiana.

Inoltre, sono geniali i due personaggi della “Ragazza con i martelli” e del “Ragazzo con la mazza da baseball”, che per la loro caratterizzazione chiaramente fumettistica e decisamente sopra le righe risultano impossibili da dimenticare.

Il regista Gareth Evans, con The Raid 2, ha realizzato qualcosa di straordinario: ha raggiunto un nuovo livello del cinema d’azione e soprattutto onorato e riportato alla ribalta con grande bravura uno dei generi cinematografici che più mi stanno a cuore, quello delle arti marziali. Film imperdibile e obbligatorio per gli amanti del genere e non.

Voto: ★★★★☆

Top 10 Martial Arts Films

Top 10 migliori film sulle arti marziali

Ecco la mia personale classifica di quelli che reputo i migliori film sulle arti marziali!

10. Ip Man (2008) – Wilson Yip

yip.png

Il film è liberamente ispirato alla vita di Yip Man, il leggendario maestro dell’arte marziale del Wing Chun, nonché maestro di Bruce Lee. Le vicende si svolgono nel 1930 a Foshan, una città famosa per le arti marziali, dove il maestro Yip insieme alla sua famiglia cerca di sopravvivere all’oppressione causata nel 1937 dall’invasione giapponese della Cina. Il film, che ha chiari intenti di propaganda nazionalista, è realizzato molto bene, Wilson Yip è davvero grandioso a riprendere i combattimenti rendendoli molto convincenti e veramente belli da vedere.  Non so come sia realmente lo stile del Wing Chun, ma in questo film appare strepitoso, i pugni a catena portati in rapida successione sono stupendi. Il film non si lascia sfuggire l’opportunità di omaggiare Bruce Lee, il combattimento di Ip Man contro i karateki è una chiara citazione a “Dalla Cina con furore”. Donnie Yen per poter interpretare la parte ha dovuto studiare duramente Wing Chun, insieme al Gran Maestro Ip Chun, figlio maggiore del vero YipMan, per oltre un anno!

Ip Man (Blu-Ray)

9. Flash Point (2007) – Wilson Yip

flash point

Donnie Yen nel ruolo di Ma, uno zelante ispettore di polizia è impegnato ad indagare insieme al suo partner Wilson, in sotto copertura, su una pericolosa organizzazione criminale thailandese guidata da tre fratelli senza scrupoli. Il film è un poliziesco, che nella prima parte vede poca azione per lasciare lo spazio alla caratterizzazione dei protagonisti che riesce discretamente, mentre la seconda è dominata dall’azione e da grande tensione che culmina nel combattimento finale tra Donnie Yen e Colin Chou. Questo scontro è destinato a diventare un punto fermo dei film di arti marziali moderni, ha tutto: è tremendamente realistico, un ritmo da far paura, una messa in scena fantastica, girato eccezionalmente e soprattutto sono presenti tante ma tante botte senza esclusione di colpi!

Flashpoint [Blu-ray]

8. Enter the Dragon (1973)  –  Robert Clouse, Bruce Lee  

enter the.jpg

L’ultimo film di Bruce Lee che purtroppo non riuscì a vedere, in quanto morì ad un mese dall’uscita della pellicola in prima mondiale a Los Angeles. Lee, membro del Tempio Shaolin e maestro nelle arti marziali, viene reclutato da un agente del servizio segreto inglese per indagare sul signore della guerra e del crimine Han, che organizza ogni tre anni sulla propria isola un torneo di arti marziali, che in realtà è una copertura per il traffico di droga e prostituzione. Il film sebbene assuma una tinta spionistica, infatti il cattivo ricorda uno degli antagonisti di James Bond, rimane un film di arti marziali caratterizzato da combattimenti, alcuni dei quali strepitosi, come quello nelle viscere della fortezza dove Lee affronta in serie gli scagnozzi di Han.

 I 3 Dell’Operazione Drago (Blu-ray Special Edition)

7. The 36th Chamber of Shaolin (1978) – Lau Kar Leung

36thchamber

Il giovane studente San Te aiuta il suo maestro a recapitare i messaggi della resistenza contro gli oppressori tartari. Scoperti dal governo, la scuola viene distrutta e il padre del giovane ucciso insieme al maestro e ai suoi compagni di scuola. San Te, ferito, fugge trovando rifugio al tempio di Shaolin, dove con l’intenzione di vendicarsi chiede ai monaci di imparare le arti marziali. Il tempio Shaolin è composto da 35 camere e ogni stanza ha delle prove da affrontare: superata una stanza si può accedere alla successiva e così via. San Te riesce a superare, una dopo l’altra, tutte le camere disciplinando il corpo, la mente, i riflessi e la volontà. Divenuto così a tutti gli effetti un monaco, il giovane crea la trentaseiesima camera dello Shaolin, dove poter insegnare il kung fu anche ai non monaci. Gran parte del film riguarda l’addestramento del ragazzo e i suoi sforzi per superare le diverse camere, dove si possono vedere armi di tutti i tipi: sciabola singola e doppia, bastone, lancia, bastone a tre sezioni, coltelli da lancio e altre. Questa è la parte più bella del film, dove appaino alcune sequenze davvero incredibili. Un classico intramontabile!

La 36′ camera dello Shaolin (DVD)

6. Five Deadly Venoms (1978) – Chang Cheh

5

Il maestro di una scuola segreta di arti marziali, sul punto di morte, convoca il suo giovane allievo Yang per affidargli un ultimo compito: il ragazzo deve rintracciare i “cinque veleni”, cinque uomini che hanno appreso dei particolari stili marziali ispirati ad animali velenosi (Millepiedi, Serpente, Scorpione, Lucertola e Rospo), scoprire se sono divenuti malvagi e nel caso ucciderli. Il film è caratterizzato da una trama particolarmente intricata per un film di arti marziali e da una varietà di stili molto bizzarri, ma rappresentati e coreografati incredibilmente bene. L’idea che ciascuno dei “veleni” abbia un proprio stile di combattimento e un proprio punto forte è davvero accattivante: i Millepiedi, è in grado di sferrare colpi velocissimi come se avesse mille mani; il Serpente, è noto per la sua reattività rapida come quella di un serpente; lo Scorpione è in possesso di una presa forte come una tenaglia e di un calcio letale come un pungiglione; la Lucertola è dotato di corpo leggero e gambe potenti così da potersi arrampicare con facilità; il Rospo ha un fisico indistruttibile in grado di resistere agli attacchi con spade e lance.

Le furie umane del Kung Fu (DVD)

5. Drunken Master (1978) – Yuen Wo Ping

drunken-master-4

Capostipite di quel genere a cui Jackie Chan deve la sua fama in occidente, ad Hollywood: il mix di commedia e arti marziali. Il film è ricco d’azione, ma anche di tanta comicità in cui giocano un ruolo decisivo le fantastiche acrobazie di Jackie Chan, che fin dagli albori fa tutto personalmente senza mai servirsi di controfigure. Wong Fei Hung, figlio di un maestro di Kung Fu molto ammirato e rispettato in città, è una vera peste combina guai, fino a quando il padre esasperato lo manda dal terribile maestro Su Hua Chi, in modo che questi lo possa educare. Il vecchio, che si rivela essere un allegro ubriacone, attraverso un durissimo allenamento insegna al ragazzo il suo stile segreto di combattimento chiamato “gli otto dei ubriachi”. L’allenamento è davvero divertente come anche le diverse posizioni degli otto dei ubriachi che insieme danno vita ad uno stile di combattimento davvero strambo, che io adoro. Il film è un cult assoluto del genere.

Drunken Master (DVD)

4. The Raid (2011) – Gareth Evans

face off 4

Una squadra composta da 20 agenti di polizia irrompe in un condominio situato nei bassifondi di Giacarta per scovare ed arrestare il signore del crimine Tama Riyadi, ma troveranno tutti la morte tranne uno, Rama. Nonostante la semplicità della trama, Gareth Evans riesce a realizzare un film capolavoro del suo genere. I poliziotti risalgono i piani dell’edificio uno ad uno andando incontro alla morte per mano degli inquilini, muniti di machete e pistole. Il film è iper-violento e cupissimo, ma dotato di un ritmo incalzante, dirompente che raggiunge livelli di tensione impressionanti. La location esalta la Pencak Silat di Iko Uwais, i combattimenti nei corridoi risultano incredibili, in quanto son coreografati, ripresi e montati in modo eccelso.

The Raid (Blu-Ray)

3. Fist of Fury (1972) – Lo Wei / Five Fingers of Death (1972) – Chang-hwa Jeong

Dalla Cina con furore

fist-of-fury

Secondo lungometraggio e primo grande successo di Bruce Lee, padre delle arti marziali miste, divenuto leggenda, il quale portò i film di arti marziali dalla Cina al resto del mondo e contribuì in maniera preponderante alla diffusione del genere. È una storia di vendetta che vede Bruce Lee nel suo ruolo più feroce, Chen Zhen, che in una Shangai occupata dai Giapponesi, scatena la propria furia contro gli invasori nipponici, responsabili dell’uccisione del suo maestro di kung fu, Huo Yuanjia (persona realmente esistita). L’immensa fama del film è dovuta agli stupendi combattimenti in cui Bruce Lee mostra tutta la sua tenacia, come nello scontro all’interno del dojo, dove armato dei suoi iconici nunchaku sconfigge da solo tutti i karateki e il loro sensei. La grandiosità del film è dimostrata dagli innumerevoli remake.

Cinque dita di violenza 

vlcsnap-2017-12-24-00h26m00s481.png

Chih-Hao, un giovane lottatore, per vincere un importantissimo torneo di arti marziali, viene mandato dal suo maestro adottivo ad allenarsi con il grande Chen-Hsin-Pei, il quale dopo averlo eletto come il suo discepolo prediletto gli insegna la letale tecnica del “Palmo d’acciaio”. Il ragazzo viene osteggiato da Meng-Tung e suo figlio che, pur di vincere il torneo e così conquistare il predominio sulle altre scuole di arti marziali, sono disposti ad uccidere chiunque si ponga sulla loro strada. Tra i più noti film di arti marziali di tutti i tempi (anche per merito di Tarantino che lo ha rilanciato),  Cinque dita di violenza come la maggior parte dei film di arti marziali non eccelle per la trama, che è la solita storia incentrata sulla vendetta, ma per le straordinarie coreografie di combattimento. Il film, infatti, abbonda di sequenze di lotta, che sono tutte meravigliose e incredibilmente violente per l’epoca. Un must assoluto!

Bruce Lee – Dalla Cina con furore (DVD versione rimasterizzata)

2. The Legend of Drunken Master (1994) – Lau Kar Leung  

legend

Jackie Chan torna nel ruolo di Wong Fei Hung, già interpretato nel primo Drunken Master, che questa volta viene accidentalmente coinvolto in un contrabbando di manufatti cinesi che vengono esportati dal paese dal corrotto console britannico. Sicuramente il miglior film di Jackie Chan che qui sfodera tutto il suo repertorio: la grande maestria nelle acrobazie, enorme fluidità del movimento, una tecnica impressionante, puro atletismo e soprattutto lo “Zui Baxianquan”, lo stile dell’ubriaco, davvero strepitoso. La lotta finale contro Ken Lo, è davvero memorabile ed è una delle più intense, tecnicamente complicate e belle scene di combattimento mai realizzate nella storia dei film di arti marziali, e fu impiegato circa sei mesi di tempo per girarla tutta.

Drunken Master Masters Of Cinema Dual Format (2 Blu-Ray)

1. The Raid 2: Berandal (2014) – Gareth Evans

the-raid-2-berandal-movie-screenshot-rama

La posizione dice tutto: è uno dei film d’azione che preferisco in assoluto e penso che sia il miglior sequel mai realizzato per un film di questo genere. La vicenda è ambientata un paio di ore dopo la fine di The Raid: Rama, per sgominare la mala indonesiana e la corruzione nelle forze di polizia, viene infiltrato nell’organizzazione di Bangun e dell’ambizioso figlio Uco. Rispetto al capitolo precedente, The Raid 2 è dotato di una trama di un certo spessore ed è strutturato in modo completamente differente: è un gangster movie. Il regista Gareth Evans ha realizzato qualcosa di straordinario, ha raggiunto un nuovo livello del cinema d’azione e soprattutto di arti marziali. Ad ogni sequenza di lotta viene voglia di gridare alla scena più bella mai vista in un film di questo genere. Evans filma con grande maestria le sequenze d’azione e le incredibili scene di lotta, meglio di qualsiasi regista di Hollywood. Il combattimento finale in cucina, che il regista ha impiegato ben sei settimane a progettare e otto giorni per filmare, è semplicemente uno dei migliori, se non il migliore mai visto al cinema. Iko Uwais è ormai una garanzia con la sua Pencak Silat, la tradizionale arte marziale indonesiana. Film imperdibile, obbligatorio per gli amanti del genere. Ho apprezzato in particolare la resa geniale, per niente banale, di due personaggi “La Ragazza con i martelli” e Il Ragazzo con la mazza da baseball”.

The Raid 2 – Berendal (Blu-Ray)