In the Mood for Love

In the Mood for Love (2000)  – Wong Kar-wai

Ad Honk Kong un uomo, Chow Mowan e una donna, Su Lizhen, appena trasferiti, e diventati così vicini di casa, scoprono che i loro coniugi sono amanti. I due decidono di incontrasi e iniziano a recitare le parti dei rispettivi compagni inscenando i passi che hanno portato questi a diventare amanti: si chiedono come tutto sia iniziato e simulano le loro rivelazioni. I due nel corso dei loro incontri finiscono inevitabilmente per innamorarsi.

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Rosso come la passione e come il sipario di un teatro. È questa la simbologia di cui si avvale il regista per rappresentare una storia d’amore in cui realtà e finzione si mescolano a tal punto da non riuscire più a distinguerle, in un gioco che finisce per imprigionare le anime dei protagonisti ed incatenarle l’una all’altra. Un film geniale, in cui si riesce a percepire l’amore, pur non essendo chiaramente rappresentato: mai un bacio, mai una carezza, solo una musica malinconica e cadenzata che accompagna alcune brevi sequenze e lascia largo spazio all’interpretazione. Personalmente, ho vissuto quella musica come l’inevitabilità del destino che porta i due amanti a legarsi sempre di più.

Voto: ♥♥♥♥/♥♥♥♥♥